
Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Spesso si fa confusione tra foratura,strozzatura e lunghezza delle canne e non si ha la giusta conoscenza delle caratteristiche di queste parti e quindì della resa balistica delle stesse.
La canna del fucile da caccia è un tubo di acciaio forato ad un diametro interno che corrisponde(entro certe tolleranze)al calibro .Con il termine FORATURA ci si riferisce generalmente a tutto il profilo dell'anima della canna comprendendo la camera di scoppio,il tratto cilindrico e la strozzatura.
Il diametro dell'anima di una canna liscia è minore,ovviamente,di quello della camera per cui è necessaria la presenza di un raccordo .La lunghezza del raccordo può variare da 6 a 30 mm e quella ritenuta ottimale è compresa tra i 12 e 15.
La misura della foratura,nel cal.12,è compresa tra 18,2 e 18,6 mm ;una foratura troppo stretta,se da un lato incrementa la velocità e l'energia dei pallini,dall'altro tende a "restingere"la rosata e ad aumentare il rinculo del fucile ,cioè picchia di più (personalmente prediligo forature di 18,4 mm).
Per un rendimento ottimale delle cartucce è preferibile utilizzare cartucce della stessa lunghezza della camera per evitare perdite di gas nel raccordo che agiscono negativamente sui pallini favorendone la fusione (i cosidetti grappoli),diminuendo la velocità iniziale ,l'energia e determinando una distribuzione qualitativa della rosata inferiore.
Altra cosa è la STROZZATURA che è strettamente collegata alla lunghezza della canna nel senso che ,in termini elementari,occorre tenere presente che la portata di un moderno fucile da caccia è determinata unicamente dal valore della strozzatura .
Le ragioni che spingono alla scelta delle canne lunghe hanno poco da dividere con la balistica venatoria.
Con le moderne cariche una canna da 65/67 cm è in grado di dare velocità praticamente identiche a quelle di una canna da 76 cm,ma la canna di giusta lunghezza (max 70 cm nei fucili basculanti e 65/67 nell'automatico) aumenta la manegevolezza del fucile, facilità il tiro di stoccatae la rapidità del puntamento,ma soprattutto offre le stesse prestazioni balistiche di una canna più lunga.Quest'ultima presenta il vantaggio,se tale si può definire,di ridurre il rumore dello sparo,nonchè quello,certamente più utile ,di facilitare i tiri(nei valichi e in palude) di accompagnamento per via della linea di mira più lunga.
Dando per scontato che il cacciatore sappia che una canna molto strozzata ,a parità di distanza di tiro,offre una rosata densa e di diametro contenuto,mentre una canna di media strozzatura offre una rosata più ampia e ancora buona per densità ,è da ritenere consigliabile optare per la seconda considerando che sul terreno di caccia i tiri lunghi e lunghissimi (!!) sono meno frequenti di quanto si creda;la maggior parte dei selvatici cui si spara si muovono in uno distanza tra i 15 e i 30 metri.Una buona canna è quella che "uccide"(mi si passi il termine cruento)i selvatici entro questo range e non quella che uccide a 40 metri,e che eventualmente distrugge il selvatico entro distanze più brevi......certo ci sono canne che regalano prestazioni "particolari"a quasi tutte le distanze ,ma si contano sulle dita di poche mani e fortunati coloro che le possiedono,"chapeaut"
Saluti,
fausto