Discussione: Preparazione dei trofei

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  1. #1 Preparazione dei trofei 
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    Per il cacciatore alpino i trofei sono ricordi di una riuscita azione venatoria. Consideriamo trofei:
    • l'ornamento del capo degli ungulati: palchi, corna, lumache
    • la pelle dei predatori
    • la barba del camoscio, del cervo e del tasso
    • lo specchio del gallo forcello
    • gli incisivi della marmotta
    • i canini dei cervi

    Valgono come trofei anche le zanne della volpe, le penne nere ad uncino del mascio di germano, i preparati di gallo cedrone o forcello imbalsamati "in toto" o anche di altri piccoli selvatici e perfino l'osso del pene dei selvatici predatori.
    Trofei cefalici
    Questi trofei si staccano al meglio usando una sega e tenendo l'animale appeso a testa in giù. La pelle della testa viene tagliata per il lungo e tirata su ambedue i lati verso il basso mettendo in evidenza la scatola cranica, le orecchie vengono separate dall'osso, senza staccarle dal mantello.
    A questo punto si sega la calotta cranica con una sega da ossi o con un saracco. Il taglio va condotto dall'angolo occipitale (posteriore) attraverso le cavità orbitali sino all'osso nasale. Si toglie il cervello da ambedue le metà craniche. Se il selvatico deve essere venduto, si richiude il mantello sul cranio aperto per migliorarne l'aspetto.
    Il cranio viene scarnificato sommariamente e quindi lasciato per un giorno in acqua fredda dopodichè lo si fa bollire per circa un'ora (maggiore l'età del selvatico maggiore la durata della bollitura). L'acqua bollente non deve venire a contatto con i palchi o le corna. Il rivestimento ceroso delle corna di camoscio può essere protetto con fogli d'alluminio.
    Il cranio bollito viene riulito accuratamente, comprese le cavità nasali e la caccia interna del cranio e quindi nuovamente bollito per breve tempo al fine di un completo sgrassaggio. Nel caso di camosci e degli altri cavicorni le corna vengono staccate con precauzione girandole intorno alle cavicchie ossee. Quindi si ricopre l'osso di ovatta e la si imbeve di acqua ossigenata al 30 percento. Attenzione in questa fase in quanto l'acqua ossigenata è ovviamente corrosiva! Questa soluzione serve a togliere i resti di carne e a sbiancare completamente l'osso. Dopo l'essicazione le corna vengono oste nuovamente sulle cavicchie, dopo che queste ultime siano state avvolte in un poco di carta di giornale e trapanate dall'interno per farle seccare.
    Altri trofei
    I denti della volpe o della marmotta possono essere estratti con la bollitura del cranio, ma in questo modo si screpolano. Se invece si pone il cranio per alcuni giorni in un secchio pieno di acqua si staccano ugualmente non appena il tessuto connettivo si è decomposto.
    La barba del camoscio si strappa al meglio subito dopo l'abbattimento ad animale ancora caldo. Già in questa fase i singoli ciuffi vengono separati socondo lunghezze diverse. I peli vengono avvolti nella carta assieme ad un listello di legno, per impedire che si pieghino, e vanno poi aperti nuovamente appena a casa, perchè possano seccarsi. Ci si comporto allo stesso modo coi peli ("barba") della criniera del cervo e con la barba dorsale del tasso. I canini dei cervi (della mascella) vegnono estratti aiutandosi con il coltello e si staccano poi con precauzione i brandelli di carne.


    Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
    Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.

    Tania Blixen

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  3. #2 Arrow Re: Preparazione dei trofei 
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    nonostante quanto letto sembra essere l'introduzione di un libro orror, è impossibile dire che quanto descritto sia sbagliato, perchè parte di una tradizione antica quanto l'uomo ( pensate a quando gli uomini preistorici, nostri antenati cacciatori, usavano le pelli degli animali come vestiti ), quanto di quella ancora in uso dell'imbalsamatura, io personalmente mi accontento di una foto ricordo, ma la mia è un'altra caccia.
    Pensa al tuo sogno più bello a ciò che ti rende felice,
    alla magia di aprire gli occhi ogni mattina e sentirsi vivi e fortunati,
    non fermarti, non accontentarti, tutto è possibile
    devi solo provarci sempre
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  4. #3 Re: Preparazione dei trofei 
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    Hai detto bene Hunter, fa parte di una tradizione antica. Io preferisco ovviamente il troveo cefalico di un bel capriolo o camoscio appeso alla parete del mio salotto (mia moglie un poco meno).

    Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
    Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.

    Tania Blixen

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  5. #4 Re: Preparazione dei trofei 
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    rex da noi nonostante siano presenti anche cervi caprioli e chiaramente camosci(camoscio d'abbruzzo)l'unico ungulato cacciabile e' il cinghiale.quasi la totaita' dei cacciatori si tiene come trofeo le zanne,che a volte sembrano enormi ma l'80%del dente e' nella gengiva quindi di esterno c'e' ben poco.io sono uno dei rari che si tiene l'intera testa(anche perche' costa caro imbalsamarla).l'animale piu' bello che ho abbattuto l'ho messo in album...anche se a casa ne ho ben 4...
    IL SEGUGIO:il cane piu' ingenuo per la caccia piu' bella.
    (Mario Quadri)
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  6. #5 Re: Preparazione dei trofei 
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    Immagino Onesimo, infatti per un cacciatore il trofeo, che sia cefalico, piuttosto che zanne o animale imbalsamato, rappresenta il ricordo più tangibile di quella esperienza venatoria.
    Va detto, comunque, che in Alto Adige, come del resto però credo in tutte le zone alpine e dove viene praticata la caccia di selezione, che vi è l'obbligo di preparare il trofeo (o come testa imbalsamata o trofeo cefalico) in quanto vanno esposti alla mostra annuale dei trofei, dopo che le apposite commissioni hanno espresso il loro giudizio in merito.
    Infatti in questi giorni dalle nostre parti ci sono le varie riunioni delle commissioni giudicatrici ed il giorno 20 ci sarà poi la mostra distrettuale dei trofei

    Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
    Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.

    Tania Blixen

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  7. #6 Re: Preparazione dei trofei 
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    grazie per questo approfondimento....
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  8. #7 Re: Preparazione dei trofei 
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    Citazione Originariamente Scritto da lauretta Visualizza Messaggio
    grazie per questo approfondimento....
    Prego Lauretta

    Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
    Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.

    Tania Blixen

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  9. #8 Re: Preparazione dei trofei 
    Personalmente penso che preparare e conservare il trofeo dell'animale cacciato sia un'ulteriore forma di rispetto insieme al brunch(scritto bene Rex?) e comunque tutti i riti e soprattutto le cene con gli amici!!!!!
    Il taglio lo faccio leggermente più basso, lasciando tutto il naso... ora non posso inserire le foto, ma appena possibile ve le farò vedere
    Simone
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  10. #9 Re: Preparazione dei trofei 
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    Citazione Originariamente Scritto da Cacciatorgentile Visualizza Messaggio
    Personalmente penso che preparare e conservare il trofeo dell'animale cacciato sia un'ulteriore forma di rispetto insieme al brunch(scritto bene Rex?) e comunque tutti i riti e soprattutto le cene con gli amici!!!!!
    Il taglio lo faccio leggermente più basso, lasciando tutto il naso... ora non posso inserire le foto, ma appena possibile ve le farò vedere
    Hai messo una n di troppo: Bruch (ossia rottura/spezzatura, intesa come ramo che viene spezzato per onorare il capo).
    Sono comunque d'accordo che la preparazione del trofeo sia una ulteriore forma di rispetto nei confronti dell'animale abbattuto ma anche una sorta di rito collegato in qualche modo all'abbattimento. Solo dopo aver cotto il trofeo ed appeso alla parete, il capitolo relativo a quell'animale, lo considero chiuso.

    Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
    Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.

    Tania Blixen

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  11. #10 Re: Preparazione dei trofei 
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    [QUOTE=Rex61;9264]
    Trofei cefalici

    CUT

    Quindi si ricopre l'osso di ovatta e la si imbeve di acqua ossigenata al 30 percento. Attenzione in questa fase in quanto l'acqua ossigenata è ovviamente corrosiva! Questa soluzione serve a togliere i resti di carne e a sbiancare completamente l'osso.

    CUT

    Innanzi tutto grazie della spiegazione, ma quanto tempo vuole lasciata sul cranio l'acqua ossigenata, nel mio caso di capriolo?
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