adesso cominciano a capire qualche bufala di quelle che propinano alla gente comune che di caccia non ne capisce un tubo
leggete un po qui e ditemi la vostra
Smentita una grossa bufala
LIPU e WWF smentiscono essi stessi il ritornello della “caccia tutto l’anno” perché finalmente si accorgono che questo proclama, scatenato sui media dopo l’approvazione al Senato del progetto di legge comunitario non poteva più reggere e, anche se a fatica, la verità sta ora uscendo in tutta la sua limpidezza.
Queste associazioni ambientaliste hanno infatti rammentato nei giorni scorsi che la Guida Interpretativa della Commissione europea per la corretta applicazione della Direttiva 79/409/CE è quella che reggerà il futuro calendario venatorio in Italia e in Europa: Guida che, infatti, il Senato ha integralmente recepito con il suo testo. Il “guadagno” per la caccia italiana sarà una possibile manciata di giorni a febbraio per alcune specie, nonché un’altrettanto possibile manciata di giorni e sempre per poche specie sul finire di agosto, come già avviene in Francia, in Spagna, in Grecia e in alcuni altri Stati membri dell’UE.
A questo punto, la letterale e corretta trasposizione nell’ordinamento nazionale compiuta dal Senato della Guida e delle parole scritte nella Direttiva, autentica concretezza ed equilibrio a quanto prospettato contrariamente a quanto invece affermato da alcuni Ministri, privi della doverosa cognizione di causa che imporrebbe la loro responsabilità istituzionale (come può un Ministro della Repubblica esprimersi con le stesse “frasi fatte” propagandate dalla stampa?), i quali hanno proposto e stanno ancora proponendo modifiche assurde e irresponsabili.
Ricordano proprio quel soldato giapponese che, a decenni dalla fine della Seconda Guerra mondiale, non voleva credere che la stessa fosse terminata, proseguendo la sua battaglia contro mulini a vento che nemmeno giravano più.
Oggi, il mondo ambientalista si arrocca su posizioni di retroguardia (magari solo per mantenere i propri tesserati) dinnanzi a una realtà normativa che sta invece evolvendo nel considerare la Caccia sostenibile un elemento fondamentale della conservazione della biodiversità nonché un sostegno importante all’economia del Paese e alla ruralità in genere.
Un utilizzo razionale della risorsa rinnovabile e cioè la “fauna selvatica”, con le sue molteplici ricadute nel mondo produttivo, contribuirà certamente a superare questo periodo di crisi nel rispetto della salvaguardia di tale risorsa, checché ne argomentino tanti Soloni “del dire”, ma ben poco “del fare”.
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