Discussione: Calibro 222 Remington

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  1. #1 Calibro 222 Remington 
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    La data di nascita ufficiale di questo piccolo, grande calibro, risale agli inizi degli anni cinquanta, quando i vulcanici progettisti della Remington decisero di immettere sul mercato una munizione economica calibro .224 millesimi di pollice (5,69 mm), in grado di soddisfare sia i cacciatori di piccola selvaggina che gli amanti del tiro a segno informale. A quei tempi esistevano già diversi calibri .22 a percussione centrale, ma nessuno di essi riscuoteva grandi consensi. Tutti avevano più o meno dei difetti che ne limitavano notevolmente la diffusione. Il 22 Hornet ad esempio era troppo lento; il 220 Swift invece era talmente veloce da essere soprannominato il “brucia canne”; il 218 Bee, il 219 Zipper, il 219 Donaldson, il 22 WFC e la 22 Hi-Power erano più che altro dei “Wildcat” (gatto selvaggio, denominazione che indica tutti quei calibri sperimentali che sono stati progettati da privati derivati da munizioni già in uso) e vantavano pochissimi estimatori. La 222 Remington fu creata partendo da un progetto nuovo ed esclusivo. Non ci risulta che derivi da nessuna delle cartucce già esistenti sul mercato. Confrontandola con una cartuccia calibro 30.06 salta agli occhi la notevole somiglianza del disegno. Il 222 R sembra un’esatta riproduzione in scala ridotta della famosissima creazione di Springfild. Venne abbinata alla carabina Remington modello 722 e visto l’impiego a cui era destinata, la scelta del peso della palla cadde sui 45 grani, che raggiungeva senza problemi la bella velocità di circa 3200 f/s (975 metri/sec.). In seguito vennero prodotte anche delle munizioni con proiettili da 50 e 55 grani e più recentemente anche da 60 - 62 grani. Le immense praterie americane offrirono un ottimo banco di prova per collaudare il 222 Remington, dove l’ottima fattura delle sue piccole e veloci pallottole consentiva l’abbattimento dei cosiddetti “nocivi” anche a buona distanza. Il Varninting, per usare il termine americano, divenne negli States una forma di caccia altamente sportiva e di indubbia utilità. Ben presto i cani della prateria, i coyotes, le volpi e i corvidi riconobbero nel 222 R il loro nemico numero uno!. Le doti innate di precisione e di costanza della neonata cartuccia furono tali che molti tiratori decisero di provarla anche in poligono. Il successo che ne derivò fu notevolissimo, tanto che per quasi trent’anni è stato il calibro che ha dominato tutte le gare di Bench-Rest, almeno fino all’arrivo degli specialisti .22PPC e .22 BR. In Europa ed in particolare nel nostro paese, un calibro così venne accolto a braccia aperte. Per la caccia alla piccola selvaggina sia da pelo sia da piuma, esistevano soltanto tre calibri: il 5,6 x 35 R Vierling, il 5,6 x 50 Magnum ed il 5,6 x 52 R; tutti ottimi, ma come già detto per gli antenati americani del 222, avevano delle piccole carenze. Il 5,6 x 35 R peccava di precisione e di potenza; il 5,6 x 50 M e il 5,6 x 52 R erano forse fin troppo potenti ed inoltre erano caratterizzati da una limitata scelta di caricamenti e da una diffusione a dir poco incostante. Il colosso Remington d’altro canto fu subito in grado di offrire e garantire una discreta gamma di munizioni originali, seguita in breve da tutte le case produttrici di munizioni americane che fiutando l'affare, non tardarono a mettere in produzione le loro versioni del fantastico 222. Oggigiorno sul mercato nazionale sono facilmente reperibili oltre 50 caricamenti originali in grado di soddisfare ogni esigenza . Nel vecchio continente come in Italia l’utilizzo venatorio del nostro 5,69 millimetri è notevole. Impiegando palle spiccatamente espansive come le Hallow Point, le V-Max e le Varnint Express da 45-50 grani, si possono cacciare con successo i corvidi, le volpi e chissà, forse in futuro anche le nutrie. Utilizzando palle da 55 –60 grani di una certa robustezza come le Nosler BT, le Sierra Game King, le Speer SP, le Norma SP, le RWS T-Mantel, le Sako Powerhead, le PMC SP e le Winchester Super-X, entro i duecento metri il 222 Remington è in grado di abbattere pulitamente anche il capriolo. Ho tenuto per ultimo il suo campo di utilizzo di elezione: la caccia alle marmotte ed ai tetraonidi al canto. Per questo scopo è d’obbligo l’impiego di palle blindate tipo Vollmantel o Full Metal Jacket. Non so se qualcuno di voi ha avuto l’occasione di vedere cosa rimane di un volatile o di un piccolo mammifero quando viene colpito da una minuscola palla espansiva lanciata ad alta velocità!! Il tiro alla marmotta deve comunque essere estremamente preciso perché se il colpo la ferisse soltanto, nel 95 % dei casi sarebbe perduta, data la rapidità con cui riesce a rientrare nella tana da cui non si allontana mai di molto. In Italia la caccia al canto ai tetraonidi con arma rigata è limitatissima, mentre nel resto d’Europa tirare a fermo ad un francolino, ad un gallo forcello o ad un cedrone è una tradizione radicata nel tempo. Chi ha avuto la fortuna di praticare quella forma di caccia la ricorda come un’esperienza emozionantissima ed irripetibile. Per insidiare i selvatici di piccola mole è necessario disporre di armi dotate di una precisione notevole, vicina ad un’arma da competizione. Raggiungere simili risultati non è difficile, ma neanche tanto facile. Ci vuole anche quel pizzico di fortuna che ti faccia avere un’arma che spari bene con il tipo di palla idonea ai nostri scopi. Potremmo definire il 222 Remington un calibro da specialisti, che se usato correttamente è in grado di dare grandi soddisfazioni sul terreno di caccia, sempre se stiamo molto attenti a cosa ci si spara, visto che le sue prestazioni variano notevolmente con il variare del tipo e del peso della palla utilizzata. Purtroppo anche il .222 R non è immune dai difetti comuni di tutti i calibri 22 a percussione centrale. Le piccole e leggere palle che spara temono parecchio il vento trasversale e, se dovessero incontrare sulla loro traiettoria un ben che minimo ostacolo, non si sa che strada prenderebbero o, peggio ancora, potrebbero esplodere all’impatto. Con le leggi restrittive che abbiamo nel nostro Paese in materia di armi, il 222 R è il calibro minimo consentito per la caccia con la canna rigata. Non ho specificato la carabina perché spesso questa munizione viene utilizzata anche in armi basculanti sia monocanna che combinate o miste: Molti artigiani tedeschi ed austriaci fabbricano in questo calibro degli splendidi Bergstutzen ( sovrapposti rigati palla-palla in due calibri diversi) e dei raffinatissimi Vierling (fucili basculanti misti a tre o addirittura a quattro canne). Personalmente nutro una profonda avversione per quelle armi che, concepite per utilizzare munizioni “Rimmed”, camerino invece calibri da carabina. Nel nostro caso al 222 avrei preferito un calibro con collarino, magari come il 5,6 x 50 R Magnum che lavora a pressioni più basse (3000 Atm contro i 3200 del 222) ed è più potente. Negli anni passati, quando ancora era netta la distinzione tra quali fossero i calibri per uso caccia e quelli da guerra, per poter aggirare il divieto di utilizzare questi ultimi, molti costruttori convertirono le loro armi di derivazione militare calibro 223 Remington al 222. Consentirono così a molti appassionati di poter acquistare armi come: i Colt AR 15, i Beretta AR 70, gli Steyr AUG, i SIG Manurhin, i FAMAS e gli AK 47 della Adler-Pischetta. A questo proposito permettetemi una piccola divagazione sul tema, a conferma di quanto possa essere letale un piccolo proiettile spinto ad alta velocità. Lo testimonia il fatto che quasi tutti gli eserciti del mondo hanno ormai adottato il 5,56 come calibro di ordinanza. E riflettendoci bene ci viene quasi da ridere, perché se una palla da 3,5 grammi è in grado di avere la meglio su un nerboruto “Guerrigliero”, in campo venatorio viene consigliata per le volpi!!! Come nostra abitudine, per gli amanti della ricarica, soprannominati gli “alchimisti” della caccia a palla, consiglieremo qualche combinazione sempre per un impiego prettamente venatorio. Ricaricare il 222 Remington non presenta assolutamente problemi. I dies ricalibratori sono comunissimi da trovare essendo prodotti da tutte le più note case produttrici. Esistono persino dei modelli Custom denominati “Bench-Rest Competition”. E’ scontato che un ricaricatore recuperi sempre i bossoli sparati, ma comunque anche nuovi si trovano a buon mercato. Gli inneschi da usare sono gli Small Rifle, ottimi: gli RWS 4033, i Federal 205, i CCI 400 e i CCI Bench Rest 4, mentre per la scelta dei propellenti dobbiamo ripiegare su quelli maggiormente disponibili sul nostro mercato. Ottimi risultati si possono ottenere con le seguenti polveri: Norma 200 e 201 VihtaVuori N 120 e N 133, IMR 4198 e 3031, la Winchester 748 e la Hodgdon H 322. A puro titolo informativo elenchiamo una tabella di Ricarica con delle dosi da considerarsi come MASSIME. Devono essere raggiunte per gradi partendo da dosi inferiori di circa il 5%. Sia l’Autore che la Redazione declinano ogni responsabilità per un uso errato di esse.



    POLVERE DOSE(grani) PALLA(grani) VELOCITA’(ft/sec)
    Norma200 22,5 45 3250
    Norma200 21 50 3199
    Norma200 20,5 55 3117
    Norma200 19,5 60 2887
    Norma201 25 45 3200
    Norma201 23,4 50 3182
    Norma201 21 55 2789
    Norma201 20,5 60 2887
    V.N120 19,8 45 3260
    V.N120 19,3 50 3250
    V.N120 18,5 55 2970
    V.N120 17 60 2830
    V.N133 23,9 45 3284
    V.N133 23,5 50 3220
    V.N133 22,4 55 3050
    V.N133 21,8 60 2850
    IMR4198 21,5 45 3315
    IMR4198 20,5 50 3130
    IMR4198 20 55 2990
    IMR4198 19 60 2877
    IMR3031 24 45 3065
    IMR3031 23,5 50 3045
    IMR3031 23 55 2945
    IMR3031 21 60 2856
    WW748 25,5 45 3210
    WW748 24 50 2980
    WW748 24 55 2900
    WW748 22 60 2830
    H–322 23 45 3329
    H–322 22,5 50 3177
    H–322 21,5 55 3085
    H–322 20,5 60 2805


    Elencare il campionario completo delle palle calibro 5,6 mm (224 millesimi di pollice) è quasi impossibile. Tutta l’infinita produzione americana, sommata alla modesta ma pur sempre notevole disponibilità europea, è idonea per la ricarica del 222 Remington. Ce ne sono per tutti i gusti: blindate, semi espansive, espansive a punta cava, a base rastremata, e persino ad espansione ultrarapida “Explosive” (vedi Hornady); Spetta a noi saper scegliere con oculatezza ogni singolo tipo di proiettile per praticare al meglio ogni singola caccia.

    Si ringrazia il Sig. Umberto Cini dell’Armeria DI.M.AR di Badia al Pino (AR) tel. 0575497397 per aver messo a disposizione il materiale provato.

    Marco Benecchi
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  2. #2  
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    Vorrei sapere, il motivo del perché un cacciatore dovrebbe scegliere il 222 invece del 223 o il contrario. Quali sono i vantaggi reali dei due calibri se messi a confronto. Ero convinto che il 222 poteva essere sparato in un fucile camerato in 223. ".224 millesimi di pollice (5,69 mm), guardando quello che è stato scritto mi sbagliavo, visto che il 223 dovrebbe corrispondere a 5,56 mm. Quindi il 223 se ho letto bene come calibro è più piccolo del 222?
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  3. #3 Marco Benecchi Risponde 
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    Ciao Lino,
    Il 222 e il 223 sono abbastanza diversi anche esteticamente.
    Il 223 ha un bossolo più capiente. Motivo per cui riesce a spingere le priprie palle a velocità maggiori e riesce a gestire pesi superiori.
    Il 223 deriva dal 222 Magnum ed è NATO espressamente come cartuccia militare. Per essere impegato nel BLACK RIFLE, l'M 16 AR 15 ora clonato in centinaia di versioni.
    Il 222 è notoriamente più preciso, anche se a volte si possono trovare armi calibro 223 da "gara".
    Mentre il 223 è più potente.
    Comunque il loro campo di utilizzo è più o meno lo stesso.
    Volendo cacciare "anche" il capriolo, il 223 è migliore, come è migliore il 222 per le specie più fragili come i tetraonuidi al canto, le marmotte e similari.
    Fammi sapere se è tutto chiaro.
    Un saluto
    Marco
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  4. #4  
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    Tutto perfettamente chiaro. Solo una conferma alle mie deduzioni in riguardo al calibro: il 222 ha un diametro maggiore del 223? La maggiore precisione del 222 dipende dal maggiore diametro della palla e da una spinta minore?
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  5. #5 Marco Benecchi Risponde 
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    Sia il 222 sia il 223 e TUTTE le 22 ad alta intensità come il 22-250, il 220 Swift, il 224 Weath etc...
    MONTATO TUTTE LE STESSE PALLE calibro 224" millesimi di pollice!!!!
    La maggiore precisione del 222 è dovuta al fatto che MOLTO SPESSO munizioni più lente di altre, sono più precise.
    Nel caso specifico del 222 R c'è da dire che le armi che lo camerano sono molto accurate, proprio in funzione all'uso "sportivo" al quale sono destinate.
    Il 223, oltre che "guerrafondaio" è già un ottimo calibro da caccia!
    Marco
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  6. #6  
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    Grazie Marco e complimenti per la tua rubrica.
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