I Cinghiali invadono le strade

"Sabaudia"

Sono sbucati fuori all'improvviso dal bosco. Hanno risalito il canaletto che separa la foresta demaniale del Parco Nazionale del Circeo dalla strada e hanno letteralmente invaso la carreggiata.
Una donna che stava percorrendo la Litoranea, da Sabaudia in direzione Latina, poco dopo l'intersezione con via Carlo Alberto, si è imbattuta, qualche sera fa, in ben 8 cinghiali che si sono sparpagliati attorno alla sua vettura accerchiandola.
Fortunatamente la signora procedeva a velocità ridotta per via. dell'oscurità. Lo spavento per l'automobilista è stato comunque tanto, la donna non sapeva più cosa fare e ha
dovuto attendere che gli animali, per nulla intimoriti, decidesse di spostarsi. Se avesse proceduto a velocità più sostenuta l'impatto sarebbe stato inevitabile.Questo è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo.
L'elevato numero di cinghiali presenti nel Parco da tempo crea problemi. Diversi sono stati gli incidenti causati da questi animali e molti i danni alle coltivazioni agricole. Tanto che ora l'Ente Parco ha dovuto correre ai ripari redigendo un piano per la cattura degli esemplari in esubero. Il documento ha già ricevuto il via libera da parte del Ministero dell'Ambiente ma lo studio d'incidenza deve ora passare al vaglio della Regione Lazio.
Intanto il Parco sta verificando le procedure da attuare:
Verranno ripristinati i vecchi chiusini già utilizzati in passato per.le catture e poi verrà pubblicato un bando per lo smaltimento degli animali che potranno essere venduti o ad aziende agrituristiche venatorie o a mattatoi per la lavorazione delle carni selvatiche.
In questo caso si attingerà all'elenco di quelli certificati dal Ministero della Salute.
Il ricavato andrà allo Stato. Si tratta di un piano sperimentale di controllo degli squilibri ambientali che prevede che siano catturati circa 100 esemplari l'anno ma è suscettibile di aggiornamenti e modifiche in corso d'opera.
Le catture saranno affidate all'Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato. Una volta tamponata l'emergenza cinghiali il Parco dovrà pensare a risolvere anche il problema relativo alla sovrabbondanza di daini che spesso fuoriescono dal bosco.

Fonte: il messaggero
Ebe Pierini