Allegato 11620
Federcaccia, Arcicaccia e AnuuMigratoristi, le associazioni venatorie che hanno costituito la Confederazione dei cacciatori toscani (Cct), sono impegnate per affrontare le problematiche relative alla nuova stagione 2015/2016; in particolare, la loro attenzione è incentrata su: calendario venatorio e numero minimo di partecipanti alle battute di caccia al cinghiale.
Le tre associazioni venatorie hanno incontrato Emilio Bonifazi, presidente della Provincia di Grosseto, il quale si è dimostrato sensibile alle richieste fatte e si è impegnato a far discutere in Consiglio provinciale la modifica al Piano faunistico, così da riportare a 18 il numero di partecipanti giornalieri alle battute di caccia al cinghiale. Inoltre, il presidente della provincia ha anche sostenuto l’assenza di esigenze locali che inducano a discostarsi dal Calendario venatorio regionale già approvato dalla Giunta, documento che consente la caccia al colombaccio, agli acquatici, alla tortora e al merlo in pre-apertura.
I presidenti delle associazioni anzidette sono certi degli effetti positivi delle loro proposte sia per il mondo venatorio sia per il mondo agricolo; in modo particolare gli agricoltori, da tempo reclamano la gestione di tutto il territorio a caccia programmata e la presenza costante e massiccia dei cacciatori per limitare i danni (in modo particolare causati dai cinghiali) alle colture.
«Tornando a un numero minimo di 18 partecipanti per battuta, i cacciatori sarebbero in grado di garantire cacce costanti per tre giorni a settimana, si eviterebbe di farli migrare o addirittura appendere il fucile al chiodo, perché non più in grado di sostenere costi e trasferte pesanti, lontane dalle loro residenze. Questa eventualità sarebbe senza dubbio una sconfitta per tutti», hanno dichiarato Luciano Monaci per Federcaccia, Claudio Sozzi per Arcicaccia e Maurizio Capitini per AnuuMigratoristi.
Fonte: ilgiunco.net